LETTERATURA ITALIANA
Giovanni Pascoli: Temporale (Myricae, 1896)

PARAFRASI
Il brontolio di un  tuono lontano…
L’orizzonte si accende si rosso, come se fosse di fuoco, verso il mare; sui monti il cielo è nero come la pece, in mezzo vi sono cirri bianchi: tra le nuvole nere c’è un casolare: un’ala di gabbiano.
METRO
1 Settenario. Spazio bianco tra il primo e il secondo verso. Rima: A (ritornello) BCBCCA.
ANALISI
UN BUBBOLIO LONTANO…
“bubbolio”: voce onomatopeica. Spazio bianco.
ROSSEGGIA L’ORIZZONTE,
COME AFFOCATO, A MARE;
NERO DI PECE, A MONTE,
STRACCI DI NUBI CHIARE:
TRA IL NERO UN CASOLARE:  
Analogia: tra il casolare bianco, come l’ala del gabbiano. Il poeta   non ci dice che è bianco, ma lo capiamo appunto dall’analogia con l’ala del gabbiano.
UN’ALA DI GABBIANO
COMMENTO
Compare un solo verbo, ad inquadrare il contesto. Compare un solo elemento umano, il casolare e vi sono molte macchie di colore (nuvole, sole, gabbiano) E' molto evidente in questa poesia la componente impressionistica per la descrizione dei colori. Poesie di questo genere possono avere varie interpretazioni se non sono accompagnate da una breve introduzione del poeta e se la lettura, in un primo momento, può sembrare molto facile, dietro si celano aspetti molto importanti e profondi: qui infatti compare il tema del nido, o della casa, simbolo di protezione qui rappresentato dall'ala del gabbiano. E' inoltre visibile la dimensione del cosmo infuriato: il temporale non si è ancora scatenato ma sta per arrivare e questo aumenta l'emozione.

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