LETTERATURA ITALIANA
Luigi Pirandello: vita

 
1867 Nasce a Girgenti, in provincia di Agrigento, in un casolare chiamato “Caos”, da una ricca famiglia di commercianti di zolfo fieramente antiborbonica; già da piccolo è evidente il carattere orgoglioso di Luigi, che non accetta compromessi.
1880 La famiglia si trasferisce a Palermo, e Luigi compie studi di liceo, nonostante il padre preferirebbe gli studi commerciali.
1887 Si trasferisce a Roma, dove si iscrive alla Facoltà di Lettere, che è costretto ad abbandonare per un contrasto con un professore di latino.
1889 Si trasferisce a Bonn, dove scrive e pubblica la raccolta di versi Mal Giocondo, cui seguiranno Pasqua di Gea, e Elegìe renane.
1891 Si laurea in glottologìa (studio della formazione degli idiomi) con una tesi sul dialetto di Girgenti.
1897 Si stabilisce a Roma, dove conosce Capuana, che lo spinge a dedicarsi alla narrativa, e dove inizia ad insegnare all’Istituto Superiore di Magistero.
1894 Sposa Antonella Portulano, figlia di uno dei soci del padre, da cui avrà 3 figli.
1901 Pubblica il romanzo L’esclusa, dopo una serie di novelle pubblicate su riviste e giornali.
1902 Pubblica il secondo romanzo, Il turno.
1903 Si dedica con il padre al commercio dello zolfo, a seguito del tracollo economico della famiglia, dovuto all’allagamento delle miniere di zolfo in cui il padre ha investito il capitale proprio più la dote di Antonietta; quest’ultima rimane inferma mentale, dimostrando una gelosia ossessiva nei confronti del marito.
1904 Pubblica con successo, sulla Nuova Antologia, Il Fu Mattia Pascal.
1908 Pubblica un volume di saggi, tra cui L’Umorismo.
1909 Pubblica a puntate il romanzo I vecchi e i giovani; inizia la lunga collaborazione con il Corriere della Sera, dove pubblicherà novelle, tra cui La Giara e opere teatrali, tra cui Pensaci Giacomino!
1910 La morsa (scritta venti anni prima come L’epilogo), Lumìe di Sicilia e Il berretto a sonagli vengono rappresentate per la prima volta.
1911 Dopo la pubblicazione di La patente, scrive il quarto romanzo, Suo marito, che verrà pubblicato postumo.
1915 Pubblica a puntate il romanzo “Si gira”, poi ripubblicato come Quaderni di Serafino Gubbio operatore.
1918 Commedie come Liolà, Il gioco delle parti e Così è (se vi pare) vengono messe in scena da Angelo Musco; nel frattempo, il figlio Stefano, partito volontario, cade prigioniero degli Austriaci, che lo libereranno alla fine della guerra.
1919 Antonietta viene internata in un manicomio
1921 La commedia Sei personaggi in cerca d’autore viene rappresentata a Roma con enorme fiasco, a Milano e in altre città europee e americane con successo
1922 Viene rappresentato a Milano l’Enrico IV interpretato da Ruggeri con successo; raccoglie le sue novelle in Novelle per un anno
1924 Viene rappresentata la commedia Ciascuno a suo modo; si iscrive al Partito Fascista all’indomani del delitto Matteotti
1925 Assume la direzione della Compagnia del Teatro d’Arte di Roma, che ha, coma prima attrice, Marta Abba, la “musa” ispiratrice, cui Luigi dedicherà altre commedie, tra cui Come tu mi vuoi
1926 Pubblica a puntate l’ultimo romanzo, Uno, nessuno, centomila
1929 E’ nominato Accademico d’Italia
1930 Viene rappresentato l’ultimo dramma, Questa sera si recita a soggetto
1934 Viene insignito del Premio Nobel
1935 Pubblica le ultime opere La nuova colonia e Lazzaro; inizia a scrivere I giganti della montagna, rimasto incompiuto
1936 Muore a Roma.


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