LETTERATURA ITALIANA
Giovanni Verga: L'amante di Gramigna (Vita dei campi, 1880)

RIASSUNTO
La novella racconta la storia di una ragazza di nome Peppa che viene sconvolta da un'intensa passione per un bandito, che non ha mai visto e che si chiama Gramigna, il cui nome deriva da quello di un’erba selvatica. Abbandona quindi la casa e la madre, nonchè la possibilità di una vita agiata e di un matrimonio sereno con compare Tino, per seguire il bandito, dal quale non si separerà neanche dopo che Gramigna verrà imprigionato. Inutile è il tentativo della madre di sottrarre Peppa dalle braccia del bandito, in quanto quel sentimento di "tenerezza rispettosa, come l'ammirazione bruta della forza" trasforma Peppa in una "lupa", cioè una donna che segue solo l'istinto e la violenza.
ANALISI
Il tema della novella è il fatalismo, presente in quasi tutte le novelle di Verga: in questo caso la protagonista plagiata accetta tutto ciò che il destino ineluttabile le recherà, a condizione di poter vedere l’uomo di cui è innamorata.
La novella è preceduta da una prefazione dedicata a Farina, che è considerata uno dei capisaldi del Verismo: Verga sostiene che studierà in modo scientifico i fatti umani e in particolare quelli "diversi", cioè le storie della gente più povera e umile, che rappresentano la realtà quotidiana. L'autore, sostiene Verga, sarà una voce recitante, non interverrà e riporterà i "fatti nudi e schietti", in modo che l'opera sembrerà "essersi fatta da sé".

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