RIASSUNTO
La novella racconta la storia
di una ragazza di nome Peppa che viene sconvolta da un'intensa passione
per un bandito, che non ha mai visto e che si chiama Gramigna, il cui nome
deriva da quello di un’erba selvatica. Abbandona quindi la casa e la madre,
nonchè la possibilità di una vita agiata e di un matrimonio
sereno con compare Tino, per seguire il bandito, dal quale non si separerà
neanche dopo che Gramigna verrà imprigionato. Inutile è il
tentativo della madre di sottrarre Peppa dalle braccia del bandito, in
quanto quel sentimento di "tenerezza rispettosa, come l'ammirazione bruta
della forza" trasforma Peppa in una "lupa", cioè una donna che segue
solo l'istinto e la violenza.
ANALISI
Il tema della novella è
il fatalismo, presente in quasi tutte le novelle di Verga: in questo caso
la protagonista plagiata accetta tutto ciò che il destino ineluttabile
le recherà, a condizione di poter vedere l’uomo di cui è
innamorata.
La novella è preceduta
da una prefazione dedicata a Farina, che è considerata uno dei capisaldi
del Verismo: Verga sostiene che studierà in modo scientifico i fatti
umani e in particolare quelli "diversi", cioè le storie della gente
più povera e umile, che rappresentano la realtà quotidiana.
L'autore, sostiene Verga, sarà una voce recitante, non interverrà
e riporterà i "fatti nudi e schietti", in modo che l'opera sembrerà
"essersi fatta da sé".
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