Davidsnow.it - Letteratura italiana - Vita e opere di Verga

LETTERATURA ITALIANA
Giovanni Verga: vita e opere

*(1840-1869)*	*Periodo della formazione catanese*
1840	Nasce a Catania da famiglia di idee liberali di antica discendenza nobiliare.
1850	Studia narrativa contemporanea (romanzi d’appendice decadenti) presso Antonio Abate, patriota.
1856	Scrive Amore e Patria
1860	Si arruola alla Guardia Nazionale durante l’impresa dei Mille.
1861-1866	Pubblica I carbonari della montagna, Sulle lagune, Una peccatrice
*(1869-1702)*	*Periodo Fiorentino*
1869	Si trasferisce a Firenze dove scrive romanzi che narrano vicende passionali (Una peccatrice, Eva,Storia di una Capinera, Eros, Tigre reale…).
1870-1871	Scrive e pubblica Storia di una Capinera e inizia Eva.
*(1872-1793)*	*Periodo Milanese*
1872	Si trasferisce a Milano. Frequenta gli ambienti scapigliati.
1874	Scrive Nedda dopo aver avvertito il rimpianto per le cose care e lontane della Sicilia.
fine ’70	Aderisce a Verismo seguendo teorie del Capuana a Milano.
1881	Inizia “Ciclo dei Vinti”, con pubblicazione de I Malavoglia (pescatori) e inizia a scrivere Vita dei Campi.
1883	Pubblica Novelle Rusticane.
1885	Conclude Vita dei Campi.
1889	Scrive Mastro Don Gesualdo (contadini), inizia Duchessa di Leyra (aristocratici). Avrebbe dovuto scrivere L’onorevole Scipioni (vita politica) e L’uomo di lusso.
1890	Vince causa contro Mascagni, che aveva musicato la novella Cavalleria Rusticana con un libretto che conservava poco del linguaggio originale.
*(1893-1822)*	*Periodo del ritorno a Catania*
1893	Ritorna a Catania dove scrive opere teatrali (Don Candeloro, pubblicato nel 1894)
	Periodo di silenzio in cui Verga decide di non continuare il “Ciclo dei Vinti”, perché comprende che l'agire umano è motivato dalle stesse ragioni per tutti. Inoltre, descrivendo l’ambiente agiato e aristocratico, avrebbe dovuto usare un linguaggio raffinato e tortuoso, rischiando di ricadere nella maniera “mondana” o di farsi risucchiare dalla corrente decadente («La povera gente sapevo farla parlare; con le persone del gran mondo non ci riesco»).
1912	Si dichiara nazionalista.
1915	E' interventista.
1920	E' nominato senatore.
1922	Muore a Catania.