Scheda
di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Autore, titolo, editore
Autore:
Robert Louis Stevenson (1850-1894)
Titolo:
Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde.
Editore:
Rizzoli editore.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Periodo storico
L’opera
è ambientata nel XIX secolo e lo si può dedurre dall’accurata
descrizione degli ambienti e della città. Ma soprattutto dalla citazione
di alcuni oggetti particolarmente usati in quel periodo e non più
in voga nel 900. Tra questi spiccano le attrezzature mediche e gli strumenti
chimici del dottor Jekyll, poi modificati e migliorati negli anni successivi.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Ambiente
Tutto
il romanzo di Stevenson, “Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde”,
è ambientato nella città di Londra. Più precisamente
in un quartiere in cui si contrapponevano il traffico e la confusione quotidiani
descritti di fronte all’entrata principale dell’abitazione di Jekyll e
il buio, la paura, la solitudine e il silenzio del vicolo sul quale si
affacciava la casa di Hyde e quello del retro della villa del dottor Jekyll,
ossia il maledetto laboratorio. Era una struttura cupa e senza finestre,
che dava uno sgradevole senso di disagio. Era una stanza abbandonata, vuota
e silenziosa, con i tavoli carichi di apparecchi chimici, il pavimento
cosparso di canestri e paglia da imballaggio, la luce offuscata da una
cupola nebbiosa. A un’estremità c’era una scala: arrivava a una
porta coperta di panno rosso: il gabinetto del dottore. Era un ampio locale,
pieno di armadi a vetri, e arredato con una grande specchiera e una scrivania:
tre polverose finestre a inferriata guardavano il cortile interno della
casa.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Riassunto
Il
dottor Jekyll, il dottor Lanyon e l’avvocato Utterson erano tre amici londinesi
e si conoscevano da molto tempo. La loro amicizia era solida e sincera,
fino a quando uno di loro non ha iniziato a comportarsi in modo strano.
Tutta
la storia è iniziata una sera, quando il signor Enfield e l’avvocato
Utterson, durante una classica passeggiata serale, assisterono all’orribile
comportamento di un signore che, scontratosi con una bambina, fece finta
di niente e la lasciò a terra urlante, ignorandola. Questo signore
non si era mai visto in quella zona di Londra e perciò i due iniziarono,
assieme alla famiglia della bimba, le ricerche di questo misterioso individuo.
Una
volta tornato a casa, Utterson parlò dell’accaduto con i suoi amici
e, con grande stupore, notò che Jekyll era totalmente indifferente
alla faccenda anzi, del tutto tranquillo.
Quasi
un anno dopo, durante il quale non si sentì più parlare di
quel signore, una sera si venne a sapere dell’assassinio di Sir Danvers
Carew da parte di un uomo piccolo e deforme all’apparenza: il signor Hyde.
Tempo
dopo Jekyll vide i suoi amici per discutere con loro su cosa fare di una
lettera datagli da Hyde. Alla fine se ne occupò Utterson, che prima
di prendere qualsiasi decisione pensò di farla controllare da un
grafologo di sua conoscenza. Questa persona conosceva anche Jekyll e dopo
un’attenta osservazione del reperto, lo volle confrontare con un biglietto
scritto dallo scienziato. La sua risposta fu sconcertante: la lettera e
il biglietto erano stati scritti dalla stessa mano, solo cambiando l’inclinazione
della scrittura.
Dopo
poche settimane da quell’episodio il dottor Lanyon morì in strane
circostanze.
I
rapporti tra Utterson e Jekyll erano ormai troncati del tutto, quando l’avvocato
una sera decise di andare a fare visita al suo amico. Come era possibile
immaginare il dottore aveva lasciato detto a Poole, il suo maggiordomo,
di non lasciar passare nessuno. Nella chiacchierata tra Poole e Utterson,
vennero messi in evidenza tutte le preoccupazioni e i dubbi dei due uomini
sullo stato di salute dello scienziato. Alla fine delle varie considerazioni,
i due decisero di intervenire. Così andarono a spiare dalla finestra
del gabinetto del dottore e dentro, in mezzo a cianfrusaglie e oggetti
vari, riuscirono a distinguere una figura: il signor Hyde. A questo punto
sfondarono la porta dello studio ed entrarono, ma trovarono solo il corpo
senza vita di Hyde. Utterson trovò nella stanza una relazione firmata
dal dottor Jekyll in cui veniva spiegata per filo e per segno tutta la
storia: da tempo egli stava lavorando ad un esperimento che aveva come
scopo riuscire a dividere le due parti del carattere di ogni uomo(Bene
e Male) prendendo se stesso come cavia. Dopo tantissimi tentativi falliti,
riuscì ad ottenere la formula giusta. Da questa ne ricavò
la pozione e la usò su se stesso. Il risultato fu che egli era ora
Jekyll, ora Hyde, a suo piacimento. Col passare del tempo, però
Hyde cominciò a prendere il sopravvento sulla parte buona del dottore,
fino a quando Jekyll non ebbe più la capacità di scegliere
se essere l’una o l’altra persona. Per questo motivo si era rinchiuso nel
suo studio, sperando di uscire da solo da questa situazione. Non ci riuscì,
ma almeno fece morire entrambe le personalità, anche se il corpo
di Jekyll non fu mai ritrovato perché la parte malvagia aveva preso
il sopravvento.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Ambiente sociale
Ambiente
sociale
Essendo
questo un romanzo ricco di contrapposizioni (bene-male; confusione-silenzio;
ecc…), anche l’ambiente sociale dei personaggi è ricco di opposti.
Infatti molti dei personaggi principali (Jekyll, Utterson, Lanyon, ecc…)
fanno parte dell’alta borghesia londinese dell’epoca, mentre Hyde fa parte
del popolo, ossia di un ceto più basso della società.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Personaggi
Analisi
dei personaggi
-
il Signor Hyde era un uomo basso, di corporatura minuta, tanto che
dava l’impressione di essere sempre mezzo rannicchiato. Si muoveva furtivamente
e con un evidente impaccio. Aveva le mani magre, scarne, nodose, di un
pallore tetro e ricoperte di lunghi peli scuri. Aveva una terribile espressione
del viso, alla quale si aggiungeva un sorriso sconcertante, tanto che risultava
difficile guardarlo negli occhi.
Anche
il suo modo di camminare era strano: faceva passi leggeri e irregolari,
ma che avevano un loro ritmo particolare.
A
vederlo pareva un nano, era pallido e dava l’impressione della deformità,
pur senza mostrare alcuna effettiva deformazione.
Era
una persona maligna, spietata e perversa; duro e violento nei modi. Aveva
la voce rauca, bisbigliante e talora rotta e balbuziente.
Dava
l’impressione di avere una grande forza muscolare pur essendo molto debole
di costituzione.
Era
lietamente invasato dalla felice ansia di appagare i propri desideri, voleva
concedersi sempre qualcosa di più del dovuto e del possibile.
“Era
un crudele miscuglio di timidezza e arroganza”, con questa frase Stevenson
cerca di descrivere la personalità contorta di questo personaggio.
Rispetto
al dottor Jekyll pareva più piccolo, più magro e più
giovane. Questo fatto è stato spiegato dallo stesso dottore con
un’ipotesi molto interessante: era così differente rispetto a Jekyll,
perché non aveva mai avuto la possibilità di svilupparsi,
in quanto lo scienziato aveva quasi sempre privilegiato la parte buona
della sua doppia personalità.
Dalla
società londinese era considerato un reietto, anche se a conoscerlo
erano in pochi: persino la domestica lo aveva visto solo due volte. Non
aveva amici, e della sua famiglia non si seppe mai niente, non era mai
stato fotografato in tutta la sua esistenza e agli occhi della polizia
era come un fantasma: mai esistito.
Non
considerava amico nemmeno il dottor Jekyll, anzi si disinteressava di lui,
o al massimo lo ricordava “come il bandito della montagna ricorda la caverna
dove può nascondersi dagli inseguitori”.
“Portava
verso Jekyll qualcosa di più dell’indifferenza di un figlio”, così
l’autore cerca di descrivere lo strano e complicato rapporto tra Jekyll
e Hyde.
-
il Dottor Jekyll era un uomo sulla cinquantina, di ampia corporatura,
ben fatto e dal volto liscio, che rivelava qualcosa di scaltro forse, ma
che recava impressi tutti i segni della gentilezza e dell’intelligenza.
Dal suo sguardo trasparivano tutti i suoi sentimenti, come il sincero e
caldo affetto che egli provava verso il signor Utterson.
Aveva
mani grandi, ferme, bianche e ben fatte.
Prima
dei suoi esperimenti era una persona molto generosa, attiva, sempre all’aria
aperta con lo scopo di fare del bene. Il suo volto pareva aprirsi ed illuminarsi
tutte le volte che poteva rendersi utile agli amici.
“Notevolmente
ricco e dotato di eccellenti qualità, incline per natura all’operosità,
pieno di rispetto per i miei maggiori e ben disposto verso i miei simili;
perciò, come si poteva supporre, avevo ogni garanzia di un’avvenire
onorevole e brillante. In verità, il peggiore dei miei difetti era
quella certa impaziente vivacità, che ha fatto la fortuna di molti,
ma che io trovai sempre difficile conciliare con il mio imperioso desiderio
di portare la testa alta e di presentare al pubblico un contegno più
grave del normale”, così il dottor Jekyll descrive se stesso all’inizio
della sua relazione sul caso.
Aveva
sempre avuto un altro difetto: non si concedeva nessun piacere.
Quando
raggiunse l’età della riflessione si trovò impegnato in una
profonda duplicità di vita: la natura prepotente delle sue aspirazioni
fece sì che in lui si separassero il dominio del Bene da quello
del Male, che dividono e compongono la natura dualistica dell’uomo.
All’inizio
dei suoi esperimenti, gli piaceva disporre di due personalità tanto
diverse tra loro. La possibilità di camminare tra la gente avvolto
da una rispettabilità condivisa da molti ed essere in grado, subito
dopo, di violare quella stessa rispettabilità, penso che sia una
cosa che farebbe gola a molte persone.
Col
passare del tempo però iniziò a perdere il controllo delle
trasformazioni e questa nuova realtà lo rese mortalmente affranto,
fino a portarlo alla completa perdita di fiducia in se stesso.
Questa
situazione così delicata lo portò all’isolamento, era depresso,
silenzioso e aveva smesso di leggere (cosa molto strana per un dottore
appassionato del suo lavoro come lui).
“Jekyll
provava qualcosa di più dell’interesse di un padre verso Hyde”,
con questa frase l’autore cerca di rendere chiaro al lettore il difficile
rapporto tra i due personaggi, analizzandolo con gli occhi di Jekyll.
-
il Dottor Lanyon era un uomo cordiale, dall’aspetto sano, vivace
e colorito. Pur non essendo vecchio, tra i suoi capelli scuri si poteva
notare una ciocca di capelli precocemente bianca. Era una persona molto
educata, ma aveva modi chiassosi ed energici. Nonostante ciò prendeva
spesso parte alle discussioni con gli amici Jekyll e Utterson. Era una
brava persona, onesto, ma aveva un enorme difetto (almeno secondo Jekyll):era
molto pedante, un pedante ignorante e rumoroso, ma questa descrizione è
fatta da Jekyll quando era già in parte sopraffatto dalla sua parte
malvagia.
-
l’Avvocato Utterson era un uomo dall’aspetto rude, non si illuminava
mai di un sorriso. Fisicamente era un uomo magro e alto, ma quasi sempre
triste. Era una persona molto riservata e perciò poteva sembrare
freddo, misurato e imbarazzato nel parlare, ma aveva due occhi particolarmente
espressivi, che descrivevano benissimo i suoi stati d’animo. Nei riguardi
del prossimo era molto indulgente, più disposto ad aiutare che a
rimproverare, mentre nei riguardi di se stesso era molto rigido e severo.
Era molto modesto e la sua riservatezza faceva sì che egli avesse
sempre tanti amici e fosse ben visto da molta gente londinese.
I
suoi affetti si sviluppavano con il tempo e questo faceva sì che
le sue amicizie fossero sempre solide e profonde.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Tematica
Il
tema che risalta di più e quello su cui si incentra tutta l’opera
di Stevenson è senza ombra di dubbio l’eterna lotta tra il Bene
e il Male. In questo romanzo si evidenzia l’interesse di Stevenson per
l’analisi morale, ma soprattutto psicologica dell’uomo.
Forse
però il vero tema del romanzo è la critica indiretta, attraverso
gli atti di Hyde e le reazioni delle persone, alla società inglese
dell’Ottocento, in quanto l’epoca Vittoriana fu un’epoca di repressione
totale, esclusa la medicina, forse l’unico settore capace di fare passi
da gigante in quel difficile periodo storico.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Visione del Mondo
A
mio parere, in quest’opera, l’autore evidenzia una visione del mondo alquanto
negativa perché, a differenza degli altri romanzi in cui viene evidenziata
l’eterna lotta tra il Bene e il Male, nella narrazione di Stevenson a prevalere
è la parte malvagia delle persone, anche se poi morirà anch’essa.
L’unica nota positiva è forse la descrizione della bella amicizia
che lega il dottor Jekyll, l’avvocato Utterson e il dottor Lanyon, che
viene messa a dura prova dalla situazione in cui si vengono a trovare i
personaggi.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Analisi dello stile
Stevenson,
in questo suo romanzo, utilizza uno stile raffinato, molto scorrevole e
di facile comprensione grazie all’uso di un lessico semplice, fondamentale
e sostanziale. In quest’opera l’autore riesce ad evocare lo sfondo storico
con una grande efficacia, senza con questo far perdere l’attenzione del
lettore sulla storia.
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di lettura libro - Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde - Robert
Louis Stevenson - Giudizio personale
A
mio personale giudizio quest’opera è di piacevole lettura, in quanto
lo stile dell’autore riesce a tenere sempre vivo l’interesse nel lettore
di scoprire come andrà a finire la narrazione. Il finale è
la parte più ricca di tensione, anche se di un po’ più difficile
comprensione. La cosa che mi è piaciuta di più del libro,
è il “finale a sorpresa”, infatti io mi aspettavo la vittoria del
Bene, invece a vincere è stata la malvagità di Hyde, anche
se alla fine è morto anche lui.