Banana Yoshimoto è nata a Tokyo nel 1964. Ha conquistato un grandissimo numero di lettori
in Italia a partire de Kitchen (1991) ed è subito diventata un autentico caso letterario.
Dei suoi libri ricordiamo N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola
(1995), Amrita (1997), Sly (1998), L'ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000),
H.H. (2001), La piccola ombra (2002) e Presagio triste (2003). Banana Yoshimoto ha vinto
il Premio Maschera d'Argento 1999.
Eiko, una ventisettenne di un paese di mare, racconta la storia della sua vita
da un piccolo cottage sulla spiaggia di Bora Bora, isola tahitiana, dove riuscirà a
fare brevi passi per la realizzazione di sé stessa.
Eiko è cresciuta con sua madre e sua nonna, orfana del padre, in un'atmosfera serena
e dolce. La ragazza lavora in un ristorante indonesiano di Tokyo: l'Arcobaleno. Il
lavoro l'appassiona tanto che non riuscirebbe ad immaginarsi un altro tipo d'impiego.
Dopo l'improvvisa morte della madre, Eiko, per via della crisi dovuta al dolore della
perdita della madre, ha un mancamento sul lavoro. Il direttore dell'Arcobaleno, il signor
Takada, le propone una sorta di convalescenza: fare, per un periodo, da governante nella
sua casa. Lì dovrà prendersi cura, oltre che della casa in sé, anche di un gatto e di
un cane. Eiko accetta e, prima di cominciare, fa conoscenza con la vecchia governante
che le rivela che il bambino che aspetta la moglie del signor Takada è frutto di una
relazione extraconiugale, e che i due litigano spesso, essendo lei una tipa molto ambiziosa
e lui uno "spirito libero".
Eiko comincia così il suo lavoro, affezionandosi tantissimo ai due animali e anche al
giardino dei signori Takada, dove sembra potersi rispecchiare. Ogni giorno Eiko cura
il giardino e ogni giorno il signor Takada, al ritorno dal lavoro, lascia lì un suo
segno: anche lui è interessato alla cura di quello spazio verde. E' quest'amore per
gli animali e per il giardino che lega Eiko e il suo padrone, uniti da questo rapporto,
per così dire, platonico. Ma quando la moglie decide di vendere il cane che Eiko e il
marito tanto amano, la ragazza decide d'andarsene da quella casa e comprare lei stessa
il cane. E' da quel momento che comincia il vero rapporto fra il signor Takada ed Eiko,
che casualmente s'incontrano e lei gli restituisce il suo cane. Eiko gli chiede anche
di poter tornare all'Arcobaleno a lavorare promettendo di restare per spiegare alla nuova
governante della casa dei Takada come avrebbe dovuto svolgere il suo lavoro lì. Il giorno
dell'appuntamento Eiko si ritrova a casa del signor Takada, dove lui esprime tutto l'amore
per lei che fino a quel punto aveva tenuto così ben nascosto e le chiede, pur essendo
consapevole che lei non lo vorrà per tutta la vita, di restare con lei per quella notte.
Eiko acconsente e si scopre anche lei innamorata fin dall'inizio del signor Takada. E'
così che prima di ricominciare il lavoro all'Arcobaleno, Eiko prenota un viaggio a Bora
Bora, dove, nel piccolo appartamento sul mare, ripensa al suo passato, medita sulla sua
situazione presente, ma soprattutto si chiede se in futuro potrà nascere un amore fra lei
ed il signor Takada.
Penso che questo libro, nonostante la semplicità con cui è scritto, renda bene l'idea
del rapporto che può nascere in collegamento con cose apparentemente frivole e prive
di grandi significati, come un cane, un gatto o un giardino. L'ottimismo che rinasce
in Eiko dopo la morte della madre è proprio legato all'esperienza nella casa del signor
Takada, la sua solitudine sia stata rotta appunto da lui. La semplicità con cui l'autrice
tratta alcuni temi quali la possibilità di far nascere un amore sul tradimento o il
rapporto con la natura e gli animali, mi ha molto colpito.
"Arcobaleno, come il corallo marino che cambia colore ogni volta che viene illuminato
dai raggi del sole, come la scia di colori che preannuncia la fine di una tempesta e
l'inizio del sereno."