| Versioni di latino tradotte - Giustino |
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I greci foresi, costretti dalla ristrettezza della terra, furono più desiderosi di navigare che di coltivare la terra: tolleravano la vita pescando, commerciando, praticando ruberie per mare. Così osando procedere fino all'estremità dell'oceano, erano giunti nel golfo gallico presso la foce del fiume Rodano e, presi dall'attrattiva del luogo, tornati a casa, riferendo ciò che avevano visto, sollecitarono molti dei loro cittadini ad emigrare. Furono comandanti della flotta fino a Proti. Perciò avevano incontrato al fine di stringere una alleanza Nanno, re dei Galli, nei cui territori avevano deciso di fondare una città. Per caso il re era occupato nei preparativi delle nozze della figlia Giptia, scelto il marito secondo il costume della sua gente durante un banchetto. Così, invitati al matrimonio i pretendenti si invitarono anche i Greci presso il banchetto. Visto che la fanciulla doveva eleggere il giovane con cui volesse sposarsi, Giptia porgendo l'acqua a Proto, lo elesse suo sposo. Diventato Proto da ospite genero, accettò da suo suocero il terreno per fondare una città. Il luogo di fondazione fu vicino alla foce del Rodano in una remota baia.