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Ciro,
dopo che aveva sottomesso l'Asia e aveva raccolto tutto l'Oriente al dominio,
dichiarò guerra agli Sciti. Tamiri, regina degli Sciti, non fu spaventata
dall'avvento dei nemici; permise che Ciro conducesse il suo esercito oltre
il fiume Oasse, valutando che per lei sarebbe stata più facile una
guerra internamente ai suoi confini e che la fuga per i nemici sarebbe
stata più difficile per la barriera del fiume. Così Ciro
fece passare le truppe e pose l'accampamento. Il giorno dopo, simulando
timore, abbandonò l'accampamento e lasciò vino e cibi in
abbondanza. Allora la regina mandò il figlio adolescente con la
terza parte delle truppe, affinchè assalisse il nemico. Non appena
giunse all'accampamento di Ciro, inesperto dell'arte della guerra, adolescente,
trascurante per i nemici, permise ai soldati non abituati di riempirsi
di vino fino alla sazietà, Ciro seppe la cosa e di notte ritornò
all'accampamento, annientò gli Sciti ubriachi con il figlio della
regina.