IL PAESELLO

Una poesia davvero particolare sulle persone che si possono incontrare nella località di Breuil Cervinia. Grazie Alberto! In rosso la nuova parte inserita.



Oh lettore di paesaggi non ti voglio raccontare
bensì di personaggi ti voglio narrare.
Nell'angolino della via
è loca la macelleria
e da dietro le frattaglie
si scorge Nando con la moglie.
Ella con schietta cortesia
mi offre la salumeria,
poi se la carne voglio mangiare
il padrone devo aspettare.
La carne è proprio bella
e alla cassa c'è Antonella
la quale prima di lasciarti andare via
formula prezzi di gioielleria.
Uscendo dal paese
odo un accento bolognese,
ecco che di gran fretta
sopraggiunge la panetta;
ella mi avvisa con cortesia
che sta chiudendo la panetteria.
Tutto affannato io le parlo
poi di corsa raggiungo Giancarlo;
ormai con il fiatone
noto Rosanna dietro il bancone.
Questa guardandomi bene in faccia
mi offre la focaccia,
e quando io le chiedo la ciabatta
lei mi serve in tutta fretta.
Quando il cibo ho comprato
lungo il fiume mi sono incamminato
e colto da una epica passione
non fatico a trovare il Dragone.
Quel nome mi ha evocato
le vicende di Achille il tallonato.
Ma altro che tallone!!!
c'è Fitzroy dietro il bancone
che con ghigno divertito
la bevanda ha già spillato.
Non ho sete non ho fame
mi travolgono le dame.
Ormai stanco cado al suolo
quando giunge il festaiolo
che con aria malandrina
intortava Carolina.
Esco alla ricerca di relax
quando per caso incontro Max
che con il rolex sul polsino
mi saluta con l’occhiolino.
Come ogni loco che si fa rispettare
anche il Paesello ha la sua comare.
La lingua bionica
risponde al nome di Monica
e l'ultima ti piazza
perchè lei è paparazza.
Sarebbe un neo
dimenticar DiMeo
che in coppia col Piazzista
fa l'illusionista:
il CD che gli ho prestato
lo ha smaterializzato,
altro che sciatore:
costui fa il prestigiatore!
Se Zermatt fosse travolto da carestia
niente paura il prosciuttaro la spazza via!
Egli è sbilanciato
tra il confine italiano e quello rossocrociato
ed il suo zaino ospita un infinito artifizio
che sminuisce persino il pozzo di S. Patrizio;
il suo quieto operare
lo rende del paese l'unico pendolare.


L’INDOMANI MATTINA

Ho voglia di sciare
e di buona ora mi devo svegliare...
Arrivato in biglietteria
noto Giorgio Baffo in funivia
che alterego di Caronte
apre il tornello alle anime verso il monte.

GIUNTO SULLE PISTE DA SCI

Sono il primo mi son detto,
accidenti passa Alain Seletto!!!
Invece che dormire
con le pelli la pista ha voluto risalire.
Io rimagno sbigottito
quando vedo il gigante già tracciato.
Tra i pali ci si butta
e Federica ce la mette tutta
nonostante sia impaurita
ripensando alla ferita.
Mentre la valdostana vola
c'è Bruno alla moviola
che con i piedi un poco aperti
non esita a sgridarti.
Finita la sciata
mi son fatto la mangiata.
Alla sera cerco un bar
e mi reco al Samovar.
Giunto nel salone
c'è Petrarca in posizione
che con canto intonato
mi propone un deteinato.
Mentre gusto la prelibata pasticceria
il mio occhio cade sulla via
ed è lungo quella
che si scorge Giampiero del Serenella.
Dopo anni di municipale servizio
ha maturato il vitalizio
e ora con ardimento
in cucina sfoga tutto il suo talento.
La mancanza di dame mi trascina verso uno psicologico dirupo
ma fortunatamente mi illumina il Pupo.
Il suo andamento
è quello di cogliere ciò che passa il convento,
quindi mettiti nella sua scia
e cerca bene lungo la via...
Avendo così divagato,
un altro personaggio non va scordato:
questo, prima di dedicarsi alle sue numerose ancelle,
si prodigava lungo il Kappa elle,
ed è grazie al mitico Pino
che il Bongiorno si vede dal mattino!

Prima di concludere l’evento
è doveroso citare Dario Argento.
Lo dico con sgomento
questo uomo fa spavento;
di lui non si conosce operato
ma comunque va nominato...
by Alberto V


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